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al testo di Francesco Burgio
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E poi tornare a parlarci, scandirci insieme dirci che siamo, ti amo in una nota di leggerezza tra il cuore piegato dai silenzi. Il richiamo del respiro nei venti di brezza, l’assenza finita nell’abbraccio, lo stralcio delle curve in discesa, dopo l’ascesa alla vetta più alta del continente perduto. Vedi come risalta l’ombreggiatura degli occhi, le turbe della mente in soffitta, ora la presenza del sorriso cambia tutto. Guarda, vediamo vediamoci da un’altra parte, hai una carezza da offrirmi? Mi è mancata, al di là del fiume.
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